L’eccesso di burocrazia Ue allarma le imprese

Orsini: necessario cambiare il “Green Deal” e cancellare multe sull'auto». Urso: «l’Italia sta spingendo in questa direzione».

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eccesso di burocrazia
Il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, conil presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.

Orsini: necessario cambiare il “Green Deal” e cancellare multe sull’auto». Urso: «l’Italia sta spingendo in questa direzione».


Il dedalo o, meglio, il delirio di norme europee per l’industria allarma le imprese che chiedono all’eccesso di burocrazia di “fermarsi“. Confindustria punta dritto il “Green Deal” che «va cambiato» e le multe sul settore automotive «devono essere cancellate». Una posizione condivisa dal ministro delle Imprese e del “Made in Italy”, Adolfo Urso, il quale ricorda come «siamo stati i primi a dire che bisogna cambiare le norme sui “Green Deal” affinché siano sostenibili per il sistema industriale e tutelino il lavoro europeo».

Emanuele Orsini, a Milano per l’elezione di Giuseppe Pasini alla presidenza di Confindustria Lombardia, parla ad una nutrita rappresentanza di imprenditori che accolgono con grande soddisfazione le sue parole. La premessa del presidente di Confindustria riguarda la Lombardia che rappresenta la «locomotiva d’Italia e d’Europa», ma per l’industria si pone un tema di produttività. Per questo, bisogna cominciare a parlare di «politiche industriali a lungo termine, italiane e europee», sottolinea Orsini.

Sono le scelte dell’Europa ad agitare gli animi degli industriali che chiedono con forza «decisioni chiare». Questo perché «se vogliamo andare avanti a salvaguardare l’industria dobbiamo pensare che il “Green Dealdeve essere per forza cambiato», sottolinea Orsini il quale chiede di «cancellare le multe» previste per il settore automotive.

A spingere su questo fronte c’è il governo Meloni che da tempo chiede di «fare subito», un subito che per la Commissione europea è il prossimo 5 marzo, quando partirà a Bruxelles il tavolo automotive. Le multe sono un «ostacolo insormontabile per l’industria dell’auto europea che sarebbe penalizzata per 15 miliardi di euro nel solo 2025 nel momento nel quale dovrebbe investire di più», afferma Urso. La loro rimozione è «necessaria – aggiunge – ma non sufficiente. Bisogna affrontare e risolvere subito l’ostacolo delle multe e realizzare le altre misure a tutela del lavoro europeo».

C’è poi il tema dell’eccesso di burocrazia europea. In Europa, tra la Commissione, il Parlamento ed i vari collaboratori, ci sono «circa 32.000 persone a cui voglio dire una cosa: fermatevi, smettete di scrivere norme, perché non è possibile continuare così», è l’appello di Orsini che ricorda come in 5 anni l’Ue ha «scritto 13.500 nuove norme, mentre negli Stati Uniti sono a quota 3.000». Le persone che lavorano nelle istituzioni europee «noi li dobbiamo pagare per cancellare le norme, non per farne di più e di nuove», rimuovere l’eccesso di burocrazia e di norme spesso di difficile applicazione. Lo stesso dovrebbe accadere anche in Italia, con una forte spinta alla delegificazione, alla semplificazione dei processi e ai controlli a posteriori, con dure sanzioni per chi sgarra, e non in anticipo, cosa che allunga a dismisura i tempi di autorizzazione all’operatività delle imprese.

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