1.2 PureTech 3 cilindri: nuovo richiamo per il motore Stellantis

Interessati i motori prodotti dal 2023 al 2025 perdite di carburante che potrebbero aumentare il rischio di incendio. Per lo scandalo Dieselgate, la Procura di Parigi chiede il processo anche per l’ex Fiat per il Multijet II.

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stellantis motore 1.2 PureTech 3 cilindri:

Periodo davvero nero per Stellantis, sia per i prodotti oltre che per lo scandalo delle emissioni truccate dei motori Diesel. Dopo i problemi di usura precoce della cinghia a bagno d’olio del motore a benzina a tre cilindri 1.2 PureTech, la catena di distribuzione del motore Diesel 1.5, ora tocca nuovamente al tre cilindri a benzina a subire una nuova azione di richiamo per prevenire il rischio d’incendio.

I nuovi problemi al propulsore centrale della gamma di prodotto Stellantis sarebbero derivanti da una coppia di serraggio insufficiente per alcuni dadi presenti sul tubo ad alta pressione che collega la pompa del carburante al rail dell’iniezione del carburante, con la possibilità di verificarsi perdite di carburante e, in casi estremi, un incendio.

Stellantis precisa che la probabilità di incendi è estremamente bassa, ma invita gli automobilisti interessati a fare attenzione a eventuali odori sospetti di carburante, aumenti anomali dei consumi e avvisi sul cruscotto: in questi casi è consigliato fermarsi immediatamente, parcheggiando l’auto lontano da altri veicoli e chiedere assistenza.

I veicoli interessati dal nuovo richiamo sono prodotti tra il 2023 e il 2025 ed equipaggiati con motori 1.2 PureTech sia a benzina che mild hybrid con potenze dai 100 ai 145 CV installati su veicoli dei marchi Alfa Romeo (Junior), Citroën (tutti), DS (3 e 4), Fiat (600 e Grande Panda), Jeep (Avenger), Lancia (Ypsilon), Opel (tutti) e Peugeot (tutti). L’intervento di assistenza è rapido e gratuito della durata di circa mezz’ora e consiste nel serraggio dei dadi del tubo ad alta pressione e delle viti del rail di iniezione.

Tutti i proprietari saranno avvertiti attraverso un’email o una lettera della necessità di recarsi ad effettuare un controllo per risolvere la problematica. L’avviso potrebbe anche non giungere subito perché non tutti i veicoli verranno richiamati contemporaneamente per evitare di sovraccaricare le officine.

Problemi anche sul fronte giudiziario. La procura di Parigi ha chiesto un quarto processo per truffa aggravata nel quadro dello scandalo Dieselgate e le emissioni truccate dei propulsori Diesel nei confronti della ex Fiat ora Stellantis, dopo quelli già richiesti contro Volkswagen, Peugeot-Citroën e Renault. Fiat sarebbe sospettata di aver commercializzato tra il 2014 e il 2017 veicoli con marchio Fiat, Alfa Romeo e Jeep, dotati di motori diesel Multijet II, che avrebbero «frequentemente superato la soglia regolamentare di emissione di ossido d’azoto».

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