Il governo sta operando per semplificare e dare maggiori certezze ai possessori di abitazioni, anche contro le derive delle occupazioni abusive.
«La proprietà della casa è intoccabile» ha detto il premier Giorgia Meloni nel messaggio inviato alla XXIII Conferenza organizzativa di Confedilizia, ribadendo in chiara allusione ai propositi illegali propalati da personaggi come l’eurodeputata esponente dei Verdi e di Sinistra Italiana, Ilaria Salis, fresca componente della commissione per la casa dell’Europarlamento, di «sostenere che la proprietà privata è sacra, che un immobile non si occupa e che se lo fai arriva subito la forza pubblica dopo aver ricevuto la denuncia del proprietario, significa dare certezze non solo a chi in quell’immobile ci vive ma anche a chi quell’immobile vuole affittarlo o venderlo».
Per Meloni e per la maggioranza di centro destra «i proprietari di casa non sono “nemici di classe”, ma persone comuni che hanno acquistato ciò che hanno con il proprio lavoro e i propri risparmi. Questa è la ragione che ci ha spinto, in questi anni, a prevedere una serie di norme che vanno in questa direzione, non ultimo quanto previsto dal pacchetto sicurezza all’esame del Parlamento. Norme di buon senso, che rivendichiamo e che servono anche a garantire quel diritto all’abitare di cui molti si riempiono la bocca. Perché combattere l’illegalità delle occupazioni consente anche di restituire fiducia ai proprietari, avere così più immobili disponibili sul mercato e ottenere di conseguenza anche una riduzione degli affitti».
«Con la stessa logica – aggiunge Meloni – abbiamo previsto una serie di norme che danno la possibilità ai cittadini di porre rimedio alle piccole e lievi difformità oggi presenti nelle case di tantissimi italiani, e che impediscono di acquistare o di vendere quegli immobili, perché considerati formalmente irregolari. Il Governo ha voluto, inoltre, un pacchetto di misure che semplificano e velocizzano le disposizioni in materia di edilizia e urbanistica, a partire dai cambi di destinazione d’uso, e che sono molto utili per recuperare il patrimonio esistente ed evitare ulteriore consumo di suolo. Abbiamo anche l’ambizione di dare risposta ai nuovi fabbisogni abitativi emergenti, e per raggiungere questo obiettivo abbiamo previsto nella legge di bilancio 2025 misure e risorse importanti per arrivare ad un nuovo Piano Casa. Il lavoro è complesso, ma siamo determinati a raggiungere questo traguardo nel più breve tempo possibile».
Ci sono ancora molti nodi da affrontare – spiega la premier ai soci di Confedilizia – ma oltre a garantire la proprietà della casa «siamo certi che potremo sempre contare sulla collaborazione, sui contributi e sulle critiche costruttive di Confedilizia. La Confederazione italiana proprietà edilizia è una storica realtà associativa e svolge, fin dalla sua nascita, un ruolo fondamentale per tutelare la proprietà immobiliare, difendendo e garantendo i diritti dei proprietari. Non sempre in Italia questi diritti, che dovrebbero essere scontati in una Nazione civile, sono stati garantiti. Purtroppo, per troppi anni, i diritti dei proprietari sono stati considerati diritti di serie B, che potevano essere calpestati e persino sacrificati in nome di una malintesa concezione di bene pubblico. Nel dibattito pubblico, i proprietari sono stati anche etichettati come nemici delle istanze sociali e dei diritti delle persone più fragili. È una narrazione profondamente sbagliata, che è stata utilizzata per alimentare uno scontro ideologico e che noi abbiamo sempre contestato. Perché, quando il proprietario di un immobile chiede lo sgombero del proprio appartamento occupato abusivamente, non sta alimentando lo scontro sociale o facendo qualcosa di illegittimo ma sta semplicemente chiedendo che i suoi diritti abbiano la tutela che meritano».
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