Dopo il via libera da parte degli Stati membri Ue a giugno, la Commissione europea ha adottato formalmente il divieto di usare il bisfenolo A (BPA) nei materiali che entrano in contatto con gli alimenti, dal rivestimento delle lattine di metallo agli articoli di consumo come bottiglie di plastica riutilizzabili per bevande, refrigeratori per la distribuzione dell’acqua o altri utensili da cucina.
Lo comunica la Commissione europea in una nota, precisando che il divieto fa seguito alla valutazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) secondo cui la sostanza potrebbe avere «effetti potenzialmente dannosi sul sistema immunitario». Bruxelles garantisce però «eccezioni limitate» se non dovessero esserci alternative «sicure disponibili e periodi di transizione che non comportino rischi per i consumatori».
Il bisfenolo A è già vietato nell’Unione europea per biberon e prodotti simili. Per la maggior parte dei prodotti è previsto un periodo di eliminazione graduale di 18 mesi, con eccezioni molto limitate laddove non esistano alternative, per dare all’industria il tempo di adattarsi ed evitare qualsiasi interruzione della catena alimentare. Il divieto riguarda anche altri bisfenoli dannosi per la riproduzione e il sistema endocrino.
«Il mantenimento di standard elevati di sicurezza alimentare nell’Unione europea e la protezione dei cittadini sono una delle principali priorità della Commissione – ha dichiarato Olivér Várhelyi, commissario per la Salute e il benessere degli animali -. Il divieto odierno, basato su validi pareri scientifici, proteggerà i nostri consumatori dalle sostanze chimiche dannose quando potrebbero entrare in contatto con i loro cibi e bevande».
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