Consumi di vino in calo e cantine strapiene

Uiv: in giacenza ancora 40 milioni di ettolitri cui ad ottobre s’aggiungeranno i 50 milioni della vendemmia 2025. A rischio le quotazioni del vino italiano sul mercato.

91
Consumi di vino vino soave bicchiere

Una vendemmia da 50 milioni di ettolitri in carenza di domanda determinerebbe un quantitativo in cantina al prossimo ottobre da circa 90 milioni di ettolitri, l’equivalente di quasi 2 raccolti, una condizione insostenibile in questo momento storico di consumi di vino in calo, che porterebbe a una vera e propria decurtazione dei valori del 5,3%, pari a oltre mezzo miliardo di euro di saldo negativo tra 2025 e 2024 e un prezzo medio della produzione in ribasso in doppia cifra.

I dati sono dell’Osservatorio Unione Italiana Vini che analizza il mercato in un contesto di consumi di vino in calo che coinvolge tutti i Paesi produttori, l’Italia è però l’unica a veder aumentare il proprio vigneto e perciò il proprio potenziale.

«I problemi c’erano anche prima – ha spiegato il presidente appena riconfermato di Uiv per i prossimi tre anni, Lamberto Frescobaldi – ma siamo stati “salvati” da 2 vendemmie eccezionalmente contenute rispetto alle medie; ora serve un bagno di umiltà, produrre 7-8 milioni di ettolitri in meno per mantenere il timone di uno degli asset italiani più remunerativi della nostra bilancia commerciale». Insomma, puntare a produrre meno, ma con maggiore qualità.

Secondo l’Osservatorio Uiv, i primi 5 mesi 2025 hanno accusato forti cali tendenziali dei volumi consumati in tutti e 4 i principali mercati di sbocco (Italia a -1,8%, Stati Uniti a -4,7%, Regno Unito a -3% e Germania a -9,6%), che assieme quotano il 73% del fatturato italiano per le imprese di vino tricolori. Il saldo delle vendite nel retail segna una contrazione del 3,4%, che sale a -5,3% per i vini fermi/frizzanti, a fronte di una crescita (+4,9%) per gli spumanti.


Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie di “Dario d’Italia”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Telegram

https://t.me/diarioditalia

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/diarioditalia

Facebook

https://www.facebook.com/diarioditalia

© Riproduzione Riservata