L’indice RTT cala a maggio dopo il balzo di aprile

Indagine rapida CSC: a giugno le imprese sono più prudenti.

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L’indice RTT, costruito dal Centro studi Confindustria in base ai dati sul fatturato, destagionalizzato e deflazionato, del campione di imprese clienti di TeamSystem, registra una significativa correzione al ribasso a maggio. L’indicatore mostra flessioni in tutti i settori, più ampie nei servizi e nell’industria, meno nelle costruzioni.

A maggio, l’indice RTT indica una correzione al ribasso del fatturato a prezzi costanti delle imprese, dopo l’aumento in aprile: la media mobile a 3 mesi frena, ma resta in aumento (+1,1% a maggio). Nonostante tale flessione, RTT indica ancora una variazione acquisita positiva del fatturato nel II trimestre 2025.

La riduzione di RTT nell’industria (-3,2% a maggio) interrompe la fase di due mesi positivi. Nei servizi il calo è maggiore a maggio, anche in questo caso dopo un forte aumento in aprile. La variazione acquisita nel II trimestre 2025 resta positiva, specie nell’industria, ma anche nei servizi.

Nelle costruzioni RTT mostra un calo più moderato a maggio (-2,7%), come lo era stato l’aumento di aprile. La variazione acquisita nel 2° trimestre è positiva (+0,3%): sarebbe il quarto consecutivo in aumento.

L’indice RTT a maggio registra un calo in tutte le aree geografiche, più forte al NordOvest, contenuto invece al Sud. La variazione acquisita per il II trimestre 2025 è divenuta negativa solo al NordOvest, mentre risulta positiva nelle altre aree del Paese. RTT indica a maggio flessioni del fatturato per tutte le dimensioni di impresa: più profonda per le grandi, forte anche per le piccole. La variazione acquisita per il II trimestre, comunque, è positiva per tutte le classi dimensionali, grazie ai forti aumenti di aprile.

L’indagine rapida del Centro studi Confindustria di giugno sulla produzione industriale, rivolta alle grandi imprese associate, evidenzia una sostanziale stabilità nelle aspettative rispetto alla rilevazione del mese precedente. La quota degli intervistati che crede che la produzione rimarrà stabile è pressoché invariata rispetto a maggio (67,6%), mentre diminuisce appena chi attende un aumento (21,4%) e cresce leggermente la parte di coloro che attendono una contrazione (11,0%).

In media, nel secondo trimestre le aspettative sono lievemente più caute rispetto al primo quarto dell’anno: aumenta il numero di intervistati che crede che la produzione rimarrà costante (62,4%), compensato da una diminuzione degli ottimisti (23,8%), mentre resta quasi inalterata la quota di imprese che attende una diminuzione (13,8%).

Gli industriali intervistati nel mese di giugno considerano domanda e ordini come i principali punti di forza a sostegno della produzione. Il saldo aumenta in modo significativo rispetto a maggio, salendo al 6,1% dal precedente 4,5%.

Le aspettative delle imprese sulla disponibilità di manodopera nei prossimi mesi tornano a essere favorevoli (1,1% da -1,4%). Il saldo relativo ai costi di produzione, già negativo nella rilevazione di maggio, è in diminuzione (-6,2% da -5,6%). I giudizi riguardo alle condizioni finanziarie restano in territorio negativo a giugno (-0,7% da -0,3%).

Per quanto riguarda la disponibilità di materiali, il saldo delle risposte di giugno, leggermente negativo (-0,1%), mostra un miglioramento rispetto al valore registrato a maggio (-0,6%).

Il giudizio degli industriali sulla disponibilità degli impianti registra a giugno un netto peggioramento, passando da 3,3% a -0,2%.

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